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Porro come lo sceriffo di Scerwood: tares alta contro le famiglie

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Articolo in: - Politica  

Saronno

Angelo Veronesi - Lega Nord Saronno 28/10/2013

Porro come lo sceriffo di Scerwood: tares alta contro le famiglie Angelo Veronesi - Lega Nord Saronno
L'Amministrazione comunale di Saronno vuole super tassare le famiglie saronnesi. Manca la volontà politica di fare quattro conti di bilancio per mettere in atto ulteriori riduzioni ed esenzioni per le famiglie, come quelle che avevamo proposto noi nel Consiglio Comunale di luglio e su cui non ci hanno nemmeno fatto discutere compiendo un grave atto contro la democrazia. Non è una polemica gratuita, come ha dichiarato l'assessore al bilancio Mario Santo, ma una questione di volontà politica.
 

L'Amministrazione di Luciano Porro ha scelto consapevolmente di spremere ulteriormente le famiglie saronnesi andando contro a quanto aveva promesso in campagna elettorale: è l'Amministrazione delle tasse che ha preso come esempio lo sceriffo di Sherwood della leggenda di Robin Hood.

L'Amministrazione di Luciano Porro ha deciso di non concedere nessuna riduzione nè esenzione sulla TARES, se non nella misura prevista dalla Legge.

È una scelta politica del sindaco Luciano Porro e della sua Amministrazione, dato che, al contrario di quanto avevano affermato a luglio in sede di approvazione del regolamento per la TARES, si sarebbero potute inserire ulteriori riduzioni ed esezioni oltre a quelle previste per Legge.

Il capogruppo consiliare Angelo Veronesi della Lega Nord Lega Lombarda per l'Indipendenza della Padania si è detto indignato per il fatto che il Consiglio Comunale non abbia nemmeno potuto discutere sulle eventuali ulteriori riduzioni per le famiglie, con la scusa assurda che non fossero previste dalla Legge.

L'art. 23  del Regolamento comunale prevedeva riduzioni obbligatorie previste dalla Legge per le quali si poteva solo scegliere se applicarle oppure no e in quale percentuale (massimo 30%).

Si sarebbero potute inserire anche altre ulteriori riduzioni ed esenzioni pienamente legittime. Si sarebbe potuto sfruttare il fatto che con il nuovo testo normativo  non c'è più l'obbligo di coprire le riduzioni e le esenzioni con altre voci di bilancio - art. 5 comma 1 lett. d) D.L. 102/2013, al contrario di quanto avveniva con il vecchio testo dove le riduzioni e le esenzioni sarebbero dovuto essere coperte con altre voci di bilancio - comma 19 art. 14 D.L.201/2011.
La normativa prevede solo l'impossibilità di applicare altre ulteriori riduzioni allo 0,30.
Il Comune ha un ampio margine di manovra, ma l'Amministrazione non ha voluto.

Grazie


Se ti fosse di utilità, metto sotto le riduzioni che avevamo proposto nel consiglio comunale del 3 luglio 2013:

1. Le riduzioni tariffarie sono determinate in relazione ai seguenti criteri:
a - (...)
(AGGIUNTA) d - all'uso familiare dell'abitazione per accudire i figli fino all'età dell'obbligo scolastico
(AGGIUNTA)  e - all'uso familiare dell'abitazione per accudire familiari disabili.

"2. La tariffa si applica in misura ridotta, nella quota fissa e nella quota variabile, alle utenze domestiche che si trovano nelle seguenti condizioni:"
a- (...)
(AGGIUNTA) f - famiglie con due genitori che lavorano e figli in età di nido, asilo o scolare dell'obbligo: riduzione di una percentuale non inferiore al 50% per il primo figlio, riduzione maggiorata non inferiore al 75% dal secondo figlio in avanti
(AGGIUNTA) g - famiglie con almeno uno dei genitori che lavora e figli in età di nido, asilo o scolare dell'obbligo: riduzione di una percentuale non inferiore al 25% per il primo figlio, riduzione maggiorata non inferiore al 50% per il secondo figlio, riduzione ulteriormente maggiorata non inferiore al 75% per il terzo figlio in avanti
(AGGIUNTA) h - famiglie con un familiare disabile a carico: riduzione di una percentuale non inferiore al 75%

 

 

 

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